Perché l’acqua viene assorbita dai muri?

Le molecole d’acqua hanno una caratteristica fisica, la forza di adesione, che le tiene legate insieme e permette loro di attaccarsi ad altri materiali, compresi quelli edili: quasi tutti i materiali, eccetto le sostanze oleose, assorbono l’acqua. Per via dei disturbi elettrici presenti nel terreno le molecole vengono caricate elettricamente e la risalita capillare viene amplificata centinaia di volte. Il sistema Biodry elimina i disturbi che hanno causato lo squilibrio delle molecole d’acqua (causa della risalita capillare e dell’umidità). Grazie ad una legge fisica due onde uguali e contrarie scontrandosi si annullano.

Il dispositivo Biodry capta le onde di disturbo già presenti nella casa e le riflette uguali e contrarie, annullando così la causa della risalita capillare. Nel giro di alcuni mesi solitamente il muro si asciuga completamente e questo viene verificato con una serie di controlli e misurazioni eseguite secondo normativa UNI. Questo avviene dall’installazione del dispositivo fino alla certificazione del muro asciutto.

spiegazione-tecnologia biodry

Mancanza di impermeabilizzazione

La mancanza di un’adeguata impermeabilizzazione nelle fondamenta permette all’acqua di risalire all’interno dei muri, arrivando in alcuni casi anche a 2 metri di altezza. La forza di adesione delle molecole d’acqua, che le tiene legate tra loro, gli permette di aderire ad altri materiali, dando inizio al fenomeno della capillarità.

Questo fenomeno, che si dovrebbe presentare solo nei primi cm della base del muro, risale ben oltre quell’altezza. Il motivo per cui questo avviene è che la molecola dell’acqua viene squilibrata elettricamente, divenendo attrattiva nei confronti di altri materiali.

Squilibrio elettrico nei muri

Vi sono molte cause che possono creare uno squilibrio elettrico nella molecola d’acqua. Correnti vaganti,campi magnetici,onde radio,tralicci dell’alta tensione,elettrodotti interrati,correnti elettrostatiche o dispersione dell’impianto domestico.

Ma la più frequente che si riscontra nei casi di risalita capillare è lo scorrimento delle falde acquifere che crea una corrente elettrostatica al di sotto della casa e disperdendosi nel terreno causa una differenza di potenziale tra il muro ed il terreno.

Potenziale elettrico

Tra il pavimento e la parte bagnata più alta del muro si crea una differenza di potenziale che può essere misurata con strumenti elettrici. La corrente ascendente trasporta le molecole d’acqua più in alto di quanto dovrebbero salire per sola capillarità.

Come BIODRY elimina definitivamente il problema dell’umidità di risalita?

Il principio di funzionamento della tecnologia Biodry è semplice e si articola in quattro fasi.

La causa della risalita capillare

La causa della risalita capillare è un’interferenza elettrica presente nel terreno sottostante alla casa che incrementa notevolmente la capacità capillare del muro e favorisce la risalita dell’acqua.

Installazione del dispositivo Biodry

Il dispositivo Biodry, una volta installato, capta il segnale elettrico naturale ed entra in frequenza (fenomeno fisico detto risonanza).

Come agisce Biodry sull’umidità capillare

Biodry inverte il segnale captato e lo riflette uguale e contrario (fenomeno fisico detto controfase).

Le due forze, di pari intensità, ma contrapposte, si annullano. L’interferenza che causa la risalita dell’acqua svanisce.

Eliminazionde definitiva dell’umidità capillare
dai muri

Fermata la risalita, l’acqua ancora presente nel muro scende per gravità asciugandosi definitivamenteConcluso questo processo si può ripristinare l’intonaco.

Biodry è certificato.

Il dispositivo Biodry è stato certificato da diversi enti esterni di prestigio. La certificazione CE è stata eseguita da un ente specializzato e attesta che Biodry è conforme alla DIRETTIVA 2006/42/CE.

La certificazione TUV è altrettanto importante, in quanto miglior ente per la sicurezza di materiali, apparecchiature ed attrezzature elettroniche.Viene certificato che Biodry è conforme ai requisiti di sicurezza in materia di esposizione ai campi elettromagnetici come stabilito dalla norma EN62233; ICNIRP, 1999/519/CE, CEI 211-6

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