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Soluzioni per Muri Umidi

Una casa è un ambiente vivo e in quanto tale subisce sempre mutamenti e aggressioni da fattori esterni come ad esempio gli eventi climatici. Spesso le case, soprattutto quelle poste al pian terreno, risultano più esposte, e di conseguenza più predisposte, ad alcune problematiche come l’umidita, nello specifico di risalita. Questo problema si manifesta spesso nelle murature delle abitazioni poste al piano terra, a contatto diretto con il terreno. Le pareti quindi non essendo stare isolate in maniera adeguata, subiscono gli effetti dell’umidità sottostante. In questo articolo verrà affrontata la problematica inerente ai piani inferiori, nello specifico i pian terreni o quelli interrati, in quanto l’umidità presente sei piani soprastanti il primo è generalmente causata da rotture idrauliche o da infiltrazioni esterne. Vi sono segni distintivi che portano a determinare la presenza di una risalita capillare quali:

– distacchi della pittura e dell’intonaco

– presenza di sali bianchi nei punti di distacco

– odore sgradevole negli ambienti colpiti

– presenza di muffa

L’umidità di risalita risulta più o meno aggressiva anche in base ai materiali utilizzati per la costruzione. Facciamo insieme una breve panoramica.

Pavimenti, muri in pietra, cemento armato e muri pieni, quando il materiale fa la differenza.

Oltre alle pareti interne ed esterne della casa, l’umidità è in grado di intaccare altri componenti di un’abitazione, vediamoli nel dettaglio:

– Pavimento: quando il massetto sottostante la pavimentazione è privo di impermeabilizzazione, è più facile che si presenti anche in questo caso l’umidità di risalita intaccando anche le fughe di questo.

Di solito la pietra non assorbe umidità pero ci sono pietre che possono essere più porose ed assorbire l’umidità, in questi casi l’umidità di risalita viene veicolata dalla malta di allettamento o dai materiali presenti fra le pietre.

Cemento armato: essendo questo un materiale molto denso e compatto, l’acqua penetra con più difficoltà, rallentando la risalita capillare, tuttavia nell’intonaco, che ha differente porosità, dello stesso muro può raggiungere livelli più alti.

– Mattoni pieni: La cottura del mattone incide sulla porosità e di conseguenza sul grado di assorbimento di questi. L’umidità capillare raggiunge quindi altezze e concentrazioni diverse a seconda del grado di porosità della materia prima utilizzata

Da cosa deriva l’umidità di risalita?

La forza di adesione presente dell’acqua le fa penetrare nei capillari dei materiali laterizi che costituiscono le pareti non impermeabilizzate, facendole salire in alto palesandosi con i tratti distintivi citati sopra. L’acqua quindi sfruttando il fenomeno di capillarità trasporta i sali minerali attraverso i materiali, causando il problema dell’umidità. Ogni muro ha un grado di assorbimento differente più o meno alto a seconda della tipologia e dei materiali usati per la sua costruzione. L’umidità quindi risalendo va a saturare le pareti creando fastidiosi e antiestetici distacchi di intonaco. Evaporando all’interno degli ambienti, l’umidità va a creare ulteriori problematiche quali la muffa e i cattivi odori. La muffa nera, o di altre colorazioni, a causa delle sue spore volatili è dannosa alla salute di chi vive a stretto contatto causando patologie quali raffreddori, allergie e malattie respiratorie. La dispersione di umidità va ad intaccare inoltre la capacità di isolamento del muro contribuendo quindi all’aumento della bolletta del riscaldamento. Se non fermato il problema si ripresenterà costantemente. Va precisato inoltre che il problema non si limita alle pareti perimetrali ma può intaccare anche il massetto del pavimento. L’umidità è un problema in grado di colpire l’intera casa rendendo l’ambiente sgradevole e inospitale, non adatto ad una famiglia. Di seguito una breve lista di fattori che favoriscono l’umidità capillare di risalita:

– tipologia dei materiali usati per la costruzione della casa;

– quantità d’acqua/umidità presente nel terreno;

– età della casa;

– tipologia di intonaco applicato.

Altri fattori secondari che causano problemi di umidità:

– umidità proveniente da altri ambienti detta laterale;

– Rotture di tubature idrauliche;

– Cattiva impermeabilizzazione delle fondamenta;

– Imperfezioni nelle reti di deflusso pluviale.

L’intonaco danneggiato è possibile ripristinarlo definitivamente sola una volta che il flusso di umidità da risalita viene interrotto, ed il muro è completamente asciutto. Il distacco dell’intonaco e la disgregazione dei materiali è causato dai sali minerali trasportati e depositati dall’acqua che rigonfiano intonaco e pitture creando bolle e distaccamenti.

Come citato in precedenza l’umidità ascendente va ad incidere in maniera negativa sulle prestazioni termiche delle pareti perimetrali coinvolte aumentano la conduttività termica e riducendo di conseguenza l’isolamento termico. Gli ambienti coinvolti risulteranno inospitali nonostante il riscaldamento accesso, a causa della dispersione di calore, nonostante il rincaro monetario sulla bolletta.

Il dispositivo Biodry

L’azienda svizzera Biodry, leader del settore, ha creato un dispositivo per risolvere in maniera definitiva il problema dell’umidità da risalita capillare permettendo di  risanare le pareti in maniera definitiva. Introduciamo il sistema innovativo attraverso una breve spiegazione tecnica che permette di capire nel dettaglio il funzionamento del dispositivo. L’acqua, composta da molecole presenta su di essa una forza detta di adesione, che oltre a tenerle legate insieme permette loro di attaccarsi ai materiali. Il terreno, disturbato elettricamente influenza le molecole amplificandone la capacità di adesione e quindi la risalita capillare. Il dispositivo Biodry elimina i disturbi che hanno causato lo squilibrio delle molecole d’acqua. Secondo la fisica due onde uguali e contrarie scontrandosi si annullano. Il dispositivo studiato dall’azienda riflette le onde di disturbo in maniera contraria e uguale in numero annullando la capacità dell’acqua di risalire lungo le pareti. In pochi mesi il muro si asciugherà completamente. Tutto il processo viene tenuto sotto controllo dall’azienda a partire dall’installazione del dispositivo fino al totale risanamento delle pareti, attraverso strumenti specifici rilasciando alla fine del processo la certificazione attestante l’avvenuta asciugatura del muro. Il dispositivo Biodry non produce nessuna tipologia di onde elettromagnetiche dannosa per la salute di chi abita all’interno dell’abitazione. Per la sua qualità di asciugare il muro in modo naturale, Biodry è stato scelto ed installato in numerosi siti storici al fine di preservare in maniera non invasiva il patrimonio architettonico, artistico e culturale.

Il dispositivo Biodry agisce sull’umidità di risalita in poche fasi:

1- installazione del dispositivo

2- Il dispositivo Biodry capta le onde del segnale elettrico emesso dal terreno ed entra in frequenza con questo attraverso il fenomeno di risonanza.

3- Una volta captato il segnale, Biodry inverte il segnale e lo riflette uguale e contrario secondo il fenomeno fisico della controfase annullando le due forze. L’interferenza causa della risalita dell’acqua svanisce.

4- L’umidità capillare viene eliminata definitivamente. L’acqua presente nel muro scende grazie alla forza di gravità permettendo al muro di asciugarsi definitivamente.

Biodry è certificato CE ed è stato definito un validissimo prodotto da numerosi enti esterni di prestigio.

Il dispositivo è conforme ai requisiti di sicurezza in materia di esposizione ai campi elettromagnetici come stabilito dalla norma EN62233; ICNIRP, 1999/519/CE, CEI 211-6

Possiamo definire quindi Biodry come un sistema di prosciugamento naturale, non invasivo che elimina il problema in maniera definitiva dell’umidità di risalita capillare presenti sulle pareti di molti edifici. Sfruttando quindi le leggi della fisica annulla i disturbi presenti nel terreno così l’acqua cade verso il basso e di conseguenza l’umidità sotto il livello del pavimento. Il problema, a seconda dell’umidità presente, viene risolto in un lasso di tempo che varia dai 6 ai 18 mesi. L’installazione del dispositivo Biodry non richiede interventi murari invasivi, additivi chimici, onde elettromagnetiche ed elettricità. Sarà il team di esperti a predisporre il tutto e a monitorare l’andamento di asciugatura delle pareti misurando, attraverso strumenti specifici confutabili l’umidità.

Una soluzione definitiva non invasiva è senza alcun dubbio il sogno di ogni persona che presenta questa problematica. Per questo motivo è bene valutare a fronte di misurazioni oggettive le varie soluzioni presenti nel settore edile.

Di seguito analizziamo altri sistemi che non sono così soddisfacenti.

Generalmente si tende a risanare la parete intaccata, attraverso l’uso di prodotti specifici, trattandola poi con impermeabilizzanti o pitture specifiche. Le pitture, vanno a risanare il danno creato ma non risolvono il problema alla radice. Sono quindi soluzioni temporanee che periodicamente devono essere applicati, rischiano tuttavia di creare strati di materia, terreno fertile per l’umidità. La grande distribuzione organizzata vende questi prodotti specificando però che il problema non verrà risolto fino a quando l’umidità continuerà ad essere presente. Alcune soluzioni che in realtà aggiungono solo uno strato alla parete nel tentativo di isolarla. Nasconde il problema mentre l’umidità di risalita continua a fare il suo percorso indisturbata, creando ulteriori danni. Si sconsigliano quindi tutte quelle soluzioni fai da te che rischiano solo di peggiorare il problema.

Contro parete e pannelli

Spesso si pensa che la creazione di una parete in cartongesso, isoli il problema ma in realtà si parla esclusivamente di un occhio non vede, cuore non duole. Visivamente il problema viene nascosto ma non ferma l’umidità di risalita che continuando ad evaporare satura presto l’intercapedine. La copertura della parete favorirà inoltre la condensa interstiziale causando la nascita di muffe dannose per la salute di chi abita nella casa con cattivi odori che rendendo l’ambiente invivibile.

Guaine impermeabilizzanti

  • Spesso la conformazione dell’edificio rende impossibile applicare i prodotti impermeabilizzanti, La posa delle guaine richiede anzi tutto un intervento invasivo sui muri e nel pavimento, per il loro funzionamento è necessario isolare totalmente i laterizzi del muro dal contatto con il terreno ed è ovvio che molto spesso ciò non è applicabile. Questo lascia punti del muro scoperti e soggetti alla risalita capillare. Quando applicati in modo errato possono causare un aumento della risalita creando un effetto camino che favorisce e velocizza l’ascesa dell’umidità

Vespaio
Soluzione pensata per l’umidità di risalita dei pavimenti, che isola attraverso il doppio fondo sanitario, l’umidità di risalita. Tuttavia se non ben messo in opera, l’umidità può interagire nei piedini d’appoggio permettendo comunque all’umidità di risalire. Va specificato che questa non è una soluzione per le pareti portanti perimetrali ma ben si per l’isolamento del pavimento.

Possibili soluzioni alternative efficaci
Va detto che esistono alcune soluzioni potenzialmente efficaci. Queste risultano però invasive in quanto intervengono sulla struttura muraria che presenta il problema di umidità.

Taglio meccanico del muro

Si effettua letteralmente un taglio alla base della parete al fine di inserire dei fogli impermeabilizzanti che bloccano l’umidità capillare. Questa era una soluzione applicata in passato che ovviamente mette in atto effettivi problemi strutturali specialmente in zone con situazioni sismiche.

Barriera chimica
Vengono solitamente eseguiti molti fori alla base delle murature nei quali si inietta un liquido impermeabilizzante. La conformazione del muro però spesso impedisce che si crei una barriera perfettamente compatta e per questo motivo negli spazi che non sono stati completamente impermeabilizzati l’umidità da risalita capillare risale con maggior forza espandendosi nelle pareti circostanti. L’intervento ha un’altra controindicazione in quanto l’umidità bloccata si trasferisce nei pavimenti vicini non impermeabilizzati.

Qui di seguito abbiamo parlato di alcune possibili cause e di soluzioni, che solitamente vengono attuate per la risoluzione del problema. Il consiglio è di ponderare l’intervento piu’ idoneo attraverso misurazioni precise e confutabili, che permettono di evitare interventi costosi ed invasivi che rischiano di creare ulteriori danni all’abitazione.

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    Salute e benessere in casa grazie all’utilizzo di Biodry.

    Poter vivere in buona salute è un diritto di ogni persona, la qualità di questa salute spesso indicatore della salubrità del luogo in cui si vive. Se una casa sana risulta infatti un luogo di pace e benessere per il corpo e lo spirito, un’abitazione che presenti delle problematiche legate all’umidità può infatti essere deleteria per il fisico di una persona, capace di provocare seri danni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, muffa e umidità che si sviluppino all’interno di un abitato possono infatti causare gravi complicazioni alla salute, le quali sono in grado di colpire in maniera prevalente le persone dal fisico più suscettibile, quali anziani, adolescenti e bambini. Studi svolti in varie aree del mondo hanno infatti dimostrato che le peggiori problematiche avvengono a coloro che vivono in abitazioni malsane, dove l’umidità è causa di un deterioramento biologico e chimico dei materiali e peggiora la qualità dell’aria, i cui valori di umidità superano la soglia tollerabile che dovrebbe aggirarsi tra il 40 e il 60%.

    E’ proprio in questi ambienti che si possono sviluppare alcune gravi complicazioni, prima tra tutti la rinite allergica, la quale si manifesta con infiammazione e congestione delle vie nasali, irritazione oculare, stanchezza, tosse e mal di testa. Una casa che si afflitta da una forte umidità potrebbe portare al sorgere di muffa. La possibile presenza di questa può aggravare le prime sensazioni di malessere con vere e proprie manifestazioni di allergia alla muffa, la quale si manifesta grazie alla presenza di micotossine e spore che possono causare una forte tosse, altro immediato campanello d’allarme. Un ambiente umido è habitat piacevole solo per un tipo di abitanti, gli acari, piccoli animali di cui fanno parte numerose specie di parassiti, gli unici in grado di poter proliferare in condizioni così proibitive e dannose. Queste maligne creature vivono difatti da re in ambienti caldi, umidi e mal ventilati, insinuandosi e nascondendosi nei tessuti, nei peluche e nei tappeti, invadendo lentamente la casa in vere infestazioni note come acariasi, talmente elevate da poter portare la presenza di più di mille esemplari in un solo grammo di polvere. E’ infatti proprio all’interno della polvere che avviene la loro instancabile proliferazione, una crescita incontrollata causa spesso e volentieri della nascita o dell’aggravarsi di fenomeni di asma e congiuntivite, una grave infiammazione della cornea derivate da particolari predisposizioni allergiche. E’ evidente che di fronte a tutti questi potenziali rischi, intervenire diventa una priorità per la salute propria e quella dei propri cari, oltre che per l’ambiente in cui si vive.

    L’installazione di sistemi di deumidificazione elettrica potrebbe sembrare la soluzione ideale, e talvolta lo è, tuttavia la loro reale efficacia dipende dal metodo in cui il deumidificatore viene adoperato. L’azione di questo strumento è infatti quella di aspirare l’umidità presente nell’aria e raccoglierla all’interno del proprio serbatoio, così da rendere l’ambiente più vivibile e salubre, un sistema che può rivelarsi efficace nel caso di ambienti collocati in aree nei pressi di paludi o in zone molto piovose, dove l’aria è maggiormente carica di particelle d’acqua. Se però la causa dell’umidità non nasce da fenomeni atmosferici, bensì da problemi strutturali quali la presenza di umidità all’interno delle pareti, l’uso del deumidificatore potrebbe non solo non essere sufficiente per risolvere la situazione, ma essere anzi causa di un peggioramento della situazione. Tra le varie cause di umidità che possono affliggere una parete, nessuno peraltro è grave come il caso in cui si tratti di umidità da risalita.

    L’umidità da risalita, detta anche umidità ascendente dal terreno, è un fenomeno che si verifica nei pressi di piani terra o seminterrati, nella maggior parte dei casi quando l’impermeabilizzazione di una parete dal terreno risulta insufficiente e l’acqua risale la parete stessa, percorrendola dal basso verso l’alto. Questo fenomeno, in apparenza contrario alle leggi della fisica, avviene per mezzo di un processo chiamato capillarità: all’interno delle molecole d’acqua è presente una forza che le mantiene legate tra di loro, chiamata forza di adesione, la stessa che permette alle molecole di acqua di aderire ad altri materiali. In tali situazioni l’acqua forma una leggerissima conca, con le molecole che risalgono via via che il livello di umidità assorbita aumenta. Essa risale a discapito del materiale di cui è costituita la parete (interna o esterna che sia) dando vita a fenomeni di umidità da risalita che sono stati riscontrati nei più disparati casi, fossero esse murature in pietra, cemento armato o mattoni pieni, un flagello che non guarda in faccia a nessuno. Come se non bastasse, in presenza di alta permeabilità anche nei pavimenti si possono riconoscere i segni di una eccessiva umidità.

    Riconoscere una parete affetta da umidità da risalita non è facile come sembra, sebbene spesso esse presentino delle efflorescenze di sali bianchi, le quali sono accompagnate da esfoliazioni di pitture o lo scrostamento degli intonaci. Ciò è dovuto al fatto che l’umidità assorbita dal terreno è salina e quando l’acqua evapora, il sale cristallizza aumentando il volume fino a dodici volte. Definire perciò l’acqua come il problema sarebbe errato, in quanto è il sale colui che danneggia la parete e i corredi. Tali sali possono variare in base alla natura minerale del terreno. E’ evidente però che stabilire la gravità del caso di umidità da parete solo da questi fattori è impossibile, in quanto vari fattori possono influenzare queste variabili quali la porosità dei materiali di cui è composta la parete, l’acqua presente nel terreno su cui sorge l’abitato, l’età dello stesso e le caratteristiche dell’eventuale intonaco applicato alla parete. Anche determinati luoghi possono influenzare questa afflizione per le mura, basti pensare che a Venezia i casi di umidità da risalita possono portare i danni fino a oltre tre metri di altezza! E’ quindi necessario rivolgersi a un esperto per questo tipo di valutazione, usufruendo magari delle offerte di aziende specializzate in sistemi ad hoc, le quali sempre più spesso mettono a disposizione i propri periti per un sopralluogo della struttura in difficoltà e per una prima analisi della natura del problema, le cause e i rimedi utilizzabili.

    Come già trattato, la causa principale di umidità ascendente è la inefficace impermeabilizzazione della muratura del terreno, tuttavia esistono anche altri fattori secondari che possono scatenare questo fenomeno. Tra di essi figurano la umidità laterale, quella che proviene da pavimentazioni attigue, così come rotture idrauliche all’interno delle pareti o delle imperfezioni all’interno della rete di deflusso pluviale. Anche il by-passaggio delle impermeabilizzazioni presenti, ad opera di intonaci o massetti in aderenza, può aggravare la salute di una parete. Questo fenomeno si riversa spesso nei primi casi con una riduzione dell’isolamento termico della parete, rendendo l’abitazione scomoda e difficile da abitare a causa di temperature più fredde, aggravate dall’umidità che permea l’aria all’interno.

    Intervenire su una parete afflitta da umidità ascendente non è semplice, anzi la possibilità di effettuare un intervento sbagliato è piuttosto altra. Tra gli errori più comuni si verifica l’installazione di intonaco deumidificante, che seppur al nome possa sembrare il mezzo ideale per fermare questo problema, in realtà si è dimostrato inefficace nell’arginare un fenomeno naturale nel lungo periodo, su ammissione degli stessi produttori. L’uso di una controparete in laterizio o cartongesso, se possibile, si rivela una soluzione ancora più inefficace. Seppur in grado di coprire il problema nel breve periodo, la controparete non è in grado di impedire il degrado della parete, né di nascondere la condensa interstiziale che si forma nei periodi invernali e nemmeno il cattivo odore che sono percepibili dall’intercapedine, in certi casi talmente gravi da poter nauseare gli abitanti e rendere letteralmente invivibile l’ambiente. E’ a questo punto lampante come anche l’uso di pannelli non possa trarre alcun vantaggio rispetto alla controparete, risultati che possono rendersi ancora più gravi nel caso in cui si faccia un uso scriteriato di guaine impermeabilizzanti quali guaine liquide, manti bituminosi o nylon interposto nella controparete, la cui azione finirebbe addirittura per accelerare il processo di ascesa dell’umidità. Sebbene il vespaio areato possa porre un leggero freno con la presenza dei propri igloo, spazi d’aria apposita oltre la quale l’umidità non sale, i suoi piedini non hanno lo stesso privilegio ed è tramite essi che l’umidità percorre più lentamente (ma inesorabilmente) il percorso che le porta verso le pareti e quindi attraverso esse per danneggiare la proprietà.

    A questo punto si potrebbe pensare che l’umidità da risalita sia un nemico invincibile, incapace di essere sconfitto con mezzi convenzionali. La realtà è ben lontana da questo scenario così pessimista, in quanto esistono diversi interventi che possono essere svolti per risolvere il problema e salvare una casa da un precoce deterioramento.

    Una soluzione molto utilizzata in passato, diretta ed efficace, era il taglio meccanico del muro. Tramite questo sistema che veniva espletato da esperti edili, la base della parete veniva tagliata per permettere l’installazione di fogli impermeabilizzanti. La loro presenza era infatti in grado di fermare l’umidità capillare e la sua inesorabile ascesa. Tuttavia una verifica recente di tale metodo ha portato a scoprire come esso non impedisce all’umidità di insinuarsi nei pavimenti, una pecca non indifferente che si unisce ad una grave limitazione: ad oggi il taglio meccanico del muro è considerato illegale in quasi tutta Italia, in quanto contrario alle normative antisismiche.

    Metodo legale è invece la creazione di una barriera chimica. Con questo procedimento, vengono creati dei fori sulla base della parete da proteggere, all’interno dei quali viene iniettato un liquido che una volta asciugato crei una parete impermeabile orizzontale. Questo procedimento, seppur valido nella teoria, ha dimostrato però alcune manchevolezze in quanto, oltre al rischio di non riuscire a coprire tutta la superficie da proteggere, è difficile creare una barriera uniforme. La presenza di una parete troppo umida o di una elevata saturazione salina all’interno, rendono peraltro vano questo intervento, il quale risulta infine non scevro dagli stessi rischi di vedere l’umidità invadere i pavimenti non impermeabilizzati.

    La soluzione più pratica e meno invasiva risulta essere l’installazione di un dispositivo di inversione di polarità ed elettrosmosi come Biodry. Questo dispositivo agisce captando il segnale elettrico naturale alla base della risalita capillare, agendo quindi con una inversione del segnale captato e il suo riflesso in senso uguale e contrario, in un fenomeno fisico noto come controfase. A questo punto, le due forze uguali e contrapposte si annullano, facendo sì che l’acqua finisca per scendere in virtù della forza di gravità e asciugarsi del tutto, arrestando il fenomeno e permettendo il ripristino dell’intonaco. La verifica dei progressi è infatti possibile grazie all’intervento degli esperti, i quali fin dall’inizio della procedura e con cadenze programmate, effettuano dei fori nel muro per prelevare campioni dall’interno e misurarne l’umidità all’interno, stabilendo quindi uno schema con il quale è possibile verificare gli effettivi miglioramenti dello stato di salute della parete.
    Una delle ultime tipologie di intervento attuabili, invece, si concentra sul marciapiede. Qualora la parete sia impermeabilizzata correttamente dal terreno, difatti, potrebbe essere il marciapiede il condotto attraverso il quale l’umidità si insinua all’interno. Procedere in questo senso richiede un vero e proprio intervento edile, che avviene tramite un rifacimento parziale o totale del marciapiede. I casi in cui la risalita possa avvenire da lì, invece che dalle fondamenta, sono piuttosto rari in verità. L’intervento su di esso può però essere in grado di sistemare il problema, seppur a un notevole costo derivato da una così immensa opera e senza la certezza di poter arginare il problema nel caso vi siano aree deboli all’interno che potrebbero portare ad una infiltrazione verso i pavimenti dentro l’abitato.

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      Il freddo e la pioggia durante l’autunno amplificano il problema umidità.

      Umidità di risalita: un problema comune in molte case

      E’ iniziato l’autunno e, come ogni anno, questa stagione porta con sé mal tempo, freddo, vento e piogge. Per molte abitazioni e soprattutto per i loro proprietari questo periodo rappresenta l’arrivo di una serie di problematiche e spese, tutte legate ad un elemento comune: l’umidità di risalita, che comporta seri danni ai muri e ai pavimenti dell’abitazione e notevoli disagi dovuti agli interventi per la sanificazione degli ambienti colpiti.

      Umidità di risalita: cos’è e dove si manifesta

      L’umidità di risalita o da risalita capillare, chiamata anche umidità ascendente dal terreno o solo umidità ascendente, si manifesta quando l’impermeabilizzazione orizzontale o verticale in una casa manca o è inadeguata. Le cause sono da attribuire alle molecole di acqua, che risalgono attraverso il muro o dal pavimento e portano con sé i sali presenti naturalmente nell’acqua: nitrati, nitriti, solfati e cloruri.
      Una volta che l’acqua evapora e il sale cristallizza, l’umidità di risalita nei muri diventa visibile perché l’intonaco presente viene fortemente danneggiato e, nei casi più gravi, si forma la cosiddetta muffa da risalita.
      Questo fenomeno può manifestarsi in diverse zone della casa: possiamo avere umidità di risalita dalle fughe del pavimento, umidità di risalita sui muri interni ma anche umidità di risalita sui muri perimetrali ed esterni dell’abitazione, l’umidità può essere presente sia al piano terra che nei piani interrati ma anche nei garage.
      Il problema può verificarsi in maniera più o meno grave anche a seconda della porosità dei materiali di costruzione: l’umidità di risalita su muri in tufo o in generale sui muri in pietra è diversa rispetto a quella su muri in cemento e in mattone perché raggiunge concentrazioni e altezze diverse. Ogni muro assorbe l’umidità in modo differente per il tipo di materiale usato e per la tecnica di costruzione, infatti la sezione dei capillari è differente per ogni materiale edile. La traspirabilità dei rivestimenti contribuisce alla risalita dell’umidità ed è per questo che deve essere associata correttamente al tipo di muro esistente.

      Quali sono i segnali per identificare l’umidità di risalita

      Come rendersi conto della presenza di umidità di risalita?
      I segnali per riconoscere il problema sono comuni: a causa della risalita dell’acqua dal pavimento, nei muri si manifestano efflorescenze di sali bianchi, accompagnate da esfoliazioni della pittura o da scrostamento dell’intonaco e la parete può arrivare a rovinarsi fino a due metri di altezza.
      L’umidità di risalita capillare si manifesta nelle murature che si trovano al piano terra di edifici a contatto con il terreno, le cui mura non sono state adeguatamente isolate .
      I segni visibili della presenza di una risalita capillare sono i classici distacchi della pittura e dell’intonaco e l’odore sgradevole di umidità all’interno dei locali, mentre meno frequentemente è la presenza di muffa nera.
      E’ necessario intervenire prontamente per risanare il muro o i muri umidi.

      Umidità di risalita: cause e conseguenze

      Ma quali sono le cause dell’umidità di risalita? Quali sono le soluzioni migliori che si possono attuare per risolvere in modo definitivo il problema dell’umidità di risalita nei muri interni, nei muri esterni e nei pavimenti?
      La causa principale è, come abbiamo accennato inizialmente, la mancanza di un’impermeabilizzazione efficace della muratura o nel caso dei pavimenti la mancanza di impermeabilizzazione del massetto sottostante. Ma non è l’unica.
      Il problema dell’umidità sui muri o sui pavimenti può essere causato anche da umidità laterale, rotture idrauliche, imperfezioni della rete di deflusso e by-passaggio delle impermeabilizzazioni già presenti.
      L’immediata conseguenza è la formazione all’interno dell’abitazione di ambienti umidi e malsani, difficili da riscaldare a causa del cambiamento che umidità e muffe apportano ai muri. Le pareti cariche di umidità perdono la capacità di isolare gli ambienti, nelle stanze si percepisce più freddo e si aumentano i livelli di riscaldamento per stare meglio. Inoltre se l’umidità di risalita intacca le pareti sulle quali poggiano armadi e credenze si rischia di rovinarne irrimediabilmente il contenuto. L’umidità di risalita capillare è un flusso continuo e costante di molecole d’acqua che risalgono dal terreno verso l’alto dei muri a svariate altezze. Saturando le parti superiori esterne degli intonaci l’umidità a contatto con l’aria inizia ad evaporare disperdendosi nell’ambiente e si riversa nell’aria all’interno dei locali portando alla formazione di muffa su indumenti, coperte e mobili.
      Quando l’umidità è alta si puo’ avere la formazione anche di muffa nera nella parte bassa dei muri. Alche il comfort abitativo da un punto di vista del riscaldamento viene compromesso in quanto un muro umido perde la sua capacità d’isolamento causando importanti dispersioni termiche che incrementano le spese di riscaldamento.
      La muffa sui muri da inizio ad un processo piu’ grave. Essendo le spore che la compongono molto volatili, si disperdono nell’aria e se vengono respirate possono causare patologie non trascurabili quali raffreddori, allergie o infezioni respiratorie.

      Soluzioni e trattamenti per eliminare l’umidità e risanare l’ambiente

      Come eliminare l’umidità di risalita dal pavimento e dai muri? Quali sono i rimedi più efficaci per risolvere il problema dell’umidità di risalita? Quali sono i costi per risanare la muratura?
      Iniziamo ad affrontare le soluzioni meno efficaci (anche fai da te) fra le quali rientrano l’intonaco deumidificante, l’inserimento di una controparete, l’utilizzo di pannelli, di guaine impermeabilizzanti o di un vespaio.

      Utilizzo di intonaco deumidificante:

      è un rimedio che dovrebbe garantire l’evaporazione dell’acqua dal muro verso l’esterno, svuotando l’ambiente dall’umidità. Inoltre dovrebbe permettere la formazione di una barriera contro l’umidità di risalita e asportare le efflorescenze saline in modo da asciugare la muratura. In realtà questa soluzione nove volte su dieci si rivela fallimentare e totalmente inefficace e l’umidità di risalita si ripresenta dopo breve tempo sui muri.

      Costruzione di una controparete:

      altro intervento mal consigliato tra i sistemi antiumidità di risalita è la creazione di una controparete in cartongesso o in laterizio, che comporta degli effetti non risolutivi dell’umidità.
      In primo luogo rappresenta una soluzione solo visiva, perché la controparete nasconde il problema per un certo tempo ma non ferma gli effetti della risalita, che si manifestano solo con tempi più lunghi. Il secondo problema sono gli odori:infatti nell’intercapedine si formano cattivi odori che nei casi più gravi rendono l’aria irrespirabile e l’ambiente invivibile. Il terzo effetto è la formazione di condensa interstiziale e muffe fra il muro e la parete durante la stagione invernale, che rendono necessari successivi trattamenti antiumido per i muri.

      Utilizzo di guaine impermeabilizzanti:

      comprendono le guaine liquide come la catramina o la osmotica, i
      manti bituminosi o l’inserimento di nylon interposto nella controparete. Questo tipo di intervento per eliminare l’umidità di risalita non risolve il problema ma anzi velocizza l’ascesa dell’umidità.

      Costruzione di un vespaio:

      un altro dei sistemi contro l’umidità di risalita è l’inserimento di un vespaio, che crea un vuoto sanitario d’aria. Il vespaio poggia su quattro calate di calcestruzzo che negli igloo appoggiano al massetto o al magrone sottostante. Proprio in questo punto, in mancanza di impermeabilizzazione, agisce indisturbata l’umidità e specialmente in caso di umidità di risalita la compattezza del calcestruzzo e la plastica degli igloo ostacolano la naturale de umidificazione della base della muratura, senza che questo trattamento riesca a fermare la risalita.
      Questi interventi non sono risolutivi e comportano costi ingenti.

      Le soluzioni definitive contro l’umidità di risalita

      E’ possibile agire con soluzioni più definitive per eliminare l’umidità di risalita, tra i quali rientrano il taglio meccanico del muro, la barriera chimica e l’utilizzo di un dispositivo innovativo come Biodry.

      Il taglio meccanico del muro:

      prevede il taglio meccanico alla base della parete e l’inserimento di fogli impermeabilizzanti che bloccano l’umidità capillare.
      Soluzione definitiva ed efficace, molto adottata in passato, è oggi illegale in quasi tutta l’Italia per motivi sismici.

      La barriera chimica:

      quando si utilizza questo sistema vengono eseguiti una serie di fori alla base delle murature nei quali si inietta un liquido che forma una barriera impermeabilizzante. L’intervento può avere controindicazioni: se i pavimenti non sono ben impermeabilizzati l’umidità andrà facilmente a trasferirsi verso la pavimentazione e a risalire in tutti gli spazi non correttamente trattati. L’intervento è inefficace quando l’umidità presente nei muri è troppo elevata e inoltre è difficile creare una barriera uniforme.

      Il dispositivo Biodry:

      Biodry è un brand svizzero, leader mondiale nel settore e presente in ventisei paesi al mondo, che produce un dispositivo innovativo ed ecologico in grado di eliminare per sempre il problema dell’umidità da risalita dalle pareti. Il dispositivo Biodry è adatto a interventi di recupero e restauro per ogni tipo di edificio: grazie alle sue dimensioni ridotte garantisce un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

      Ma come agisce il dispositivo Biodry?

      Le molecole d’acqua hanno una caratteristica fisica, la forza di adesione, che le tiene legate insieme e permette loro di attaccarsi ai materiali edili: quasi tutti i materiali infatti, eccetto le sostanze oleose, assorbono l’acqua. Per via dei disturbi elettrici presenti nel terreno le molecole vengono caricate elettricamente e la risalita capillare viene amplificata centinaia di volte.
      Il sistema Biodry è in grado di eliminare i disturbi che hanno causato lo squilibrio delle molecole d’acqua che sono causa della risalita.
      Il dispositivo Biodry capta le onde di disturbo già presenti nella casa e le riflette uguali e contrarie, annullando così la causa che scatena il problema della risalita capillare.
      Nel giro di alcuni mesi il muro si asciuga completamente e questo viene verificato con una serie di controlli e misurazioni eseguite secondo normativa UNI.
      Una volta installato il dispositivo, si potrà usufruire di assistenza costante e un tecnico verrà periodicamente a controllarne la corretta operatività.
      Se non viene raggiunto un risultato soddisfacente, trattenendo le spese tecniche, si potrà ottenere un rimborso pari al 70%.

      Come Biodry elimina definitivamente l’umidità di risalita?

      La sua azione si articola in quattro fasi:
      -la causa della risalita capillare è un’interferenza elettrica presente nel terreno sottostante alla casa che incrementa notevolmente la capacità capillare del muro e favorisce la risalita dell’acqua,
      -il dispositivo Biodry, una volta installato, capta il segnale elettrico naturale ed entra in frequenza, secondo un fenomeno fisico detto risonanza,
      -il dispositivo Biodry inverte il segnale captato e lo riflette uguale e contrario, secondo un fenomeno fisico detto controfase, le due forze di pari intensità, ma contrapposte, si annullano e l’interferenza che causa la risalita dell’acqua svanisce,
      -fermata la risalita, l’acqua ancora presente nel muro scende per gravità asciugandosi definitivamente e una volta concluso questo processo si può procedere per ripristinare l’intonaco.

      Le qualità del dispositivo Biodry
      Certificazioni:
      il dispositivo Biodry è stato testato da enti terzi indipendenti, che hanno certificato la conformità del prodotto alle norme ISO EN 17050:2005 e IEC EN 62233:2005.
      Il dispositivo dispone inoltre di:
      -CERTIFICAZIONE CE, CONFORME ALLA DIRETTIVA 2006/42/CE.
      -CERTIFICAZIONE TUV NON ELETTRO-SMOG. Il dispositivo Biodry è conforme ai requisiti di sicurezza in materia di esposizione ai campi elettromagnetici, norma EN62233; ICNIRP, 1999/519/CE, CEI 211-6. La certificazione TUV è importante, in quanto miglior ente per la sicurezza di materiali, apparecchiature ed attrezzature elettroniche.

      Attenzione all’ambiente:
      la tecnologia Biodry inverte il flusso di corrente che trasporta le molecole dell’acqua verso l’alto, interrompendo l’interferenza elettrica nei muri. L’umidità presente ritorna nel terreno in modo assolutamente naturale, favorendo il definitivo prosciugamento dei muri umidi. Nessun additivo chimico, né emissioni elettromagnetiche o interventi edilizi invasivi. Questo sistema garantisce quindi un’attenzione particolare verso l’ambiente e agisce senza intaccare chimicamente la zona trattata.

      Per avere informazioni più specifiche e dettagliate sul dispositivo Biodry è sufficiente cliccare sul seguente link:

      Biodry La soluzione definitiva contro l’umidità di risalita capillare

       

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        Combattere l’umidità di risalita nel periodo freddo e umido dell’autunno

        Combattere in maniera definitiva il problema dell’umidità di risalita è possibile. I rimedi più comuni e utilizzati per eliminare l’umidità di risalita dai muri perimetrali e pavimenti non sempre offrono i risultati sperati nel lungo termine e in tanti casi si rivelano anche piuttosto deludenti perché peggiorano la situazione.

        In realtà l’umidità di risalita capillare deve essere trattata con un’apposita tecnologia, in grado di invertire il flusso delle molecole dell’acqua. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e perché questo rimedio funziona davvero ed è già stato usato in tutto il mondo.

        Umidità di risalita: come risolvere?

        Prima di rispondere a questa domanda bisogna capire bene cos’è l’umidità da risalita e quali sono le cause che la determinano. Bisogna considerare che il fenomeno può colpire immobili storici e datati, ma anche quelli di recente costruzione e appena ristrutturati.

        L’acqua presente nel sottosuolo, i fenomeni atmosferici e l’assorbimento dei materiali edili che sono stati impiegati nella costruzione della casa sono i fattori scatenanti dell’umidità di risalita che si presenta nei muri e non solo.

        In particolare, materiali come calcestruzzo, pietra e laterizio si rivelano molto porosi, caratteristica che li porta ad assorbire l’acqua presente nel sottosuolo e a generare il fenomeno della capillarità lungo le pareti e rivestimenti. L’umidità di risalita, come è facile da intuire, aumenta durante i mesi freddi, quando il livello di umidità è maggiore e si verificano frequenti piogge.

        Occorre anche considerare che l’acqua che si trova nel sottosuolo è salina e quando attacca le pareti ne prova in maniera irrimediabile il graduale degrado. I sali, una volta riaffiorati in superficie ed evaporati, determinano l’usura degli intonaci. I sali, inoltre, quando bagnati aumentano in modo significativo il loro volume e ciò spiega la ragione per cui si verifica il distaccamento dell’intonaco, oltre che le tipiche efflorescenze bianche.

        Umidità di risalita soluzioni fai da te

        Come spiegato il fenomeno dell’umidità di risalita nei muri e pavimenti può interessare qualsiasi tipo di immobile, ma in genere i più colpiti sono quelli non rialzati da terra, in cui manca un efficace sistema di ventilazione, gli appartamenti a pian terreno e le case interrate prive di scannafosso.

        In molti casi, ad esempio, l’umidità di risalita del pavimento dipende dal solaio del piano terra non adeguatamente ventilato che poggia direttamente sul terrazzo. In altre situazioni, invece, il problema della muffa dai muri è generato da un isolamento non eseguito a regola d’arte oppure del tutto assente.

        In tutte queste circostanze l’umidità diventa un problema piuttosto complicato da eliminare con rimedi fai da te o improvvisati. Il rischio è quello di peggiorare lo stato dell’immobile e quindi di aumentare la formazione della muffa, un fungo che trova proprio all’umidità di risalita il terreno fertile per moltiplicarsi senza sosta.

        I rimedi fai da te prevedono spesso l’uso dell’antiumido per muri, che viene spacciato come la soluzione definitiva all’umidità di risalita ma nei fatti questo non corrisponde alla realtà. Tanti proprietari credono che basta applicare questo prodotto sulle pareti dell’appartamento per eliminare in modo definitivo l’umidità perimetrale e lungo le fughe dei pavimenti. Non manca anche chi consiglia questo trattamento per combattere l’umidità di risalita su muri in tufo, o in pietra particolarmente porosi.

        La verità è che l’umidità nelle murature non si toglie applicando un prodotto come l’antiumido, come del resto si può constatare leggendo le schede tecniche di questi intonaci speciali. Un antiumido, infatti, non potrà mai arrestare la risalita dell’acqua dal pavimento e bloccare il fenomeno. Questo prodotto svolge i suoi effetti solo in seguito ad un risanamento ad hoc, quindi dopo aver asciugato i muri dall’acqua assorbita.

        Inoltre, nel momento in cui bisogna combattere l’umidità da risalita molti non sanno che il fenomeno, quando eccessivo, genera condensa superficiale e dunque condizioni insalubri per chi vive in casa. Il proliferare della muffa determina la diffusione di spore molto nocive che provocano problemi respiratori, allergie, malesseri più o meno importanti, oltre a sgradevoli odori che impregnano mobili e tessuti. Altro aspetto che non bisogna trascurare è che un’elevata umidità determina tutta una serie di disagi economici, visto che costringerà ad impiegare maggiore energia per riscaldare le stanze.

        Alla luce di quanto emerso è importante adottare rimedi contro l’umidità di risalita che siano veramente efficaci nel breve e lungo termine, ma soprattutto in grado di eliminare per sempre il problema. Cercare di fare tutto da soli senza informarsi adeguatamente non porta a nulla di buono e può accelerare l’usura dell’appartamento.

        Risanamento umidità di risalita

        Esistono alcuni indizi che permettono di distinguere l’umidità da risalita da altri fenomeni. Basta guardare attentamente i muri perimetrali della casa e verificare la presenza di condensa in superficie. In caso affermativo con molta probabilità le pareti sono impregnate di acqua che risale dal sottosuolo.

        Altri elementi possono confermare la presenza dell’umidità di risalita, come ad esempio macchie uniformi che salgono dal pavimento e si sviluppano verso l’alto oppure la presenza sulle pareti di chiazze dai bordi ben definiti. Quando c’è umidità da risalita gli aloni non spariscono nemmeno durante le giornate di sole o al variare del livello di umidità presente nell’ambiente.

        Una volta appurato, anche con l’aiuto di un esperto, che in casa c’è umidità da risalita non bisogna trascurare la situazione e occorre adottare delle soluzioni valide. Purtroppo quelle più diffuse si dimostrano fallimentari e alla fine determinano solo una perdita di tempo e denaro.

        In realtà nella maggior parte dei casi l’umidità da risalita non viene contrastata con soluzioni definitive, ma attraverso interventi che non eliminano a monte il problema della capillarità. Ecco perché dopo poco tempo dal risanamento l’immobile continuerà a presentare aloni, sali e muffe sui muri.

        Umidità di risalita soluzioni che non funzionano

        Vediamo adesso quali sono i rimedi che vengono proposti di continuo e che non riescono a porre fine all’umidità di risalita. Trattasi di soluzioni che, allo stesso modo dei trattamenti fai da te, non riescono a risanare il muro in modo definitivo ma si limitano a coprire l’umidità per certo periodo di tempo.

        Combattere umidità di risalita con la controparete

        Il più delle volte quando si desidera combattere l’umidità da risalita viene consigliato di realizzare contropareti in cartongesso, laterizio o con pannelli. L’intervento è puramente estetico, perché permetterà solo di nascondere il problema dell’umidità da risalita ma, come è facile intuire, non sarà in grado di bloccarne gli effetti in modo risolutivo. Peraltro la realizzazione delle contropareti, a prescindere dal materiale prescelto, aumenta gli sgradevoli odori che si concentreranno nell’intercapedine per poi diffondersi fino ad impregnare l’intero ambiente. L’aria, dunque, diventa ben presto irrespirabile, tanto da provocare lacrimazione, nausea e asma.

        La controparte e il pannello determinano anche un altro effetto piuttosto spiacevole che tecnicamente viene definito come condensa interstiziale, visto l’umidità ascendente continuerà ad agire in modo indisturbato. In buona sostanza, specialmente durante i climi più rigidi, i muri saranno inzuppati di acqua e appaiono con tracce di muffa molto estese, rendendo l’ambiente invivibile.

        Combattere umidità di risalita con la barriera chimica

        Questo intervento, il più delle volte molto invasivo e dispendioso, prevede che vengano praticati tutta una serie di fori alla base dei muri perimetrali. Successivamente, attraverso i buchi ottenuti, viene iniettato un liquido a base chimica che serve a formare una barriera con effetto impermeabilizzante. Tutto questo allo scopo di proteggere la parete in linea orizzontale dal contatto con l’acqua.

        Questo trattamento è molto rischioso perché produce un effetto indesiderato, ovvero quello di trasferire l’umidità dai muri lungo ai pavimenti. Inoltre bisogna considerare che nei fatti è molto difficile realizzare una barriera chimica che sia davvero omogenea e questo spiega come mai a fine intervento possano rimanere tracce di muffa sui muri. Del resto l’umidità sfrutta qualsiasi angolo e piccolo spazio non trattato per risalire in modo costante e graduale.

        Le barriere chimiche non offrono mai risultati apprezzabili in caso di pareti eccessivamente bagnate, cristallizzazioni in superficie o quando c’è dispersione dell’acqua verso il basso. In queste situazioni, infatti, il liquido non riuscirà a formare una protezione continua.

        Combattere umidità di risalita: la soluzione risolutiva

        Tutti coloro che hanno già provato senza risultati a combattere l’umidità di risalita, con rimedi fai da te, contropareti o barriere chimiche, così come quelli che intendono risanare il proprio immobile senza inutili sprechi economici, possono usare con successo il sistema Biodry. Trattasi di un moderno dispositivo conosciuto e usato in tutto il mondo, adatto per qualsiasi tipo di edificio e completamente ecologico.

        Il funzionamento è molto semplice ed efficace. Biodry arresta l’umidità di risalita capillare invertendo il flusso delle molecole dell’acqua che così non potranno più raggiungere il muro e rimarranno nel sottosuolo. Basta installare il dispositivo per evitare che l’acqua presente nel terreno possa salire in alto provocando muffe, chiazze, condense su muri e pavimenti, oltre che sgradevoli odori nelle stanze. Il prodotto vanta la certificazione Tüv, quindi è completamente sicuro e innocuo per le persone e gli animali.

        Combattere l’umidità di risalita con Biodry

        Come noto le molecole di acqua aderiscono fra loro e riescono a penetrare all’interno dei materiali edili, caratterizzati da livelli di porosità differenti. A causa dei disturbi elettrici che sono presenti nel terreno le molecole di acqua vengono caricare elettricamente e ciò le porta a risalire in modo capillare lungo le pareti di casa.

        Biodry è stato appositamente progettato per ristabilire questo disturbo elettrico che colpisce le molecole di acqua, in modo da invertirne la polarità, annullando così la causa della risalita capillare. Nel giro di poco tempo i muri di casa si asciugano del tutto e il processo sarà monitorato attraverso tutta una serie di misurazioni accurate eseguite secondo le normative di settore da personale qualificato.

        Biodry funziona senza l’aggiunta di additivo chimici e non produce emissioni elettromagnetiche. L’installazione non comporta interventi edilizi invasivi e dispendiosi, richiede poco tempo e non rovina l’aspetto architettonico dell’immobile. Quando in funzione, Biodry riuscirà ad entrare in frequenza per captare il segnale elettrico. A questo punto riflette una forza uguale e contraria alle molecole dell’acqua, attivando la controfase. In altri termini le due forze di pari intensità, ma opposte fra loro, si annulleranno e ciò permette di risolvere in modo definitivo il problema della risalita. L’acqua fermata, infatti, scenderà giù per via della forza di gravità e le pareti di casa potranno asciugarsi del tutto.

        Quando il muro sarà completamente liberato dall’umidità potrà essere risanato con tutti gli interventi edilizi necessari, come ad esempio ripristinando l’intonaco, la pittura o applicando una nuova carta da parati.

        Perché scegliere Biodry per combattere l’umidità da risalita?

        Il dispositivo, diversamente dai rimedi convenzionali, risolve il problema della risalita a monte. La polarità che si presenta sulle pareti bagnate viene invertita in modo che l’acqua possa essere riportata nel sottosuolo. In questo maniera sarà possibile asciugare anche locali molto compromessi come ad esempio le cantine colpite da infiltrazioni.

        L’asciugatura che si ottiene con Biodry avviene in modo naturale e permette di ottenere risultati in breve tempo, oltre che di eliminare i cattivi odori di muffa. La sfera di azione, in ogni caso, dipende dalle condizioni dell’immobile da risanare e dal grado di umidità.

        Si precisa che Biodry viene installato solo da personale tecnico altamente qualificato, il quale si preoccuperà anche di verificare il funzionamento in maniera periodica, al fine di valutare anche gli effetti raggiunti.

        Biodry è comunque coperto dalla garanzia soddisfatti o rimborsati. In caso di muri non asciugati entro il termine massimo di 2 anni i clienti potranno ottenere un rimborso pari al 70% della somma versata per l’acquisto del dispositivo. Biodry è anche coperto dalla garanzia di 5 anni sul funzionamento che decade solo in caso di manomissione e uso non corretto del dispositivo.
        Non resta che lasciarsi alle spalle il problema dell’umidità di risalita e rendere il proprio immobile piacevole da vivere, salubre e maggiormente efficiente dal punto di vista energetico. Sarà possibile chiedere un preventivo gratuito e senza impegno visitando il sito ufficiale https://www.biodry.eu/, semplicemente compilando l’apposito form con tutti i dati richiesti.

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          Le cause dell’umidità da risalita

          I problemi di umidità da risalita sono antiestetici, causano danni all’edificio e inoltre sono deleteri per la salute umana procurando allergie e dolori articolari. È importante agire subito in modo da ripristinare nell’abitazione un’ambiente naturale e ideale per la salute umana. La presente guida spiega in maniera semplice e accurata tutte le cause dell’umidità di risalita. Grazie alle informazioni che troverai nei successivi paragrafi sarà semplice individuare le cause da cui ha origine e quali interventi è possibile effettuare in modo da risolvere il problema definitivamente.

          I consigli e le indicazioni che di norma forniscono muratori e aziende locali sono spesso parziali e alla fine hanno una scarsa efficacia. Questa guida vuole essere un’opportunità per non perdere tempo in inutili ricerche e ulteriore spreco di soldi. L’intento è di proporre il risanamento dell’umidità ed eliminare i problemi umidità di risalita per sempre. Ovviamente perché tutto ciò sia realizzabile è bene avvalersi di tecnici specializzati con molta esperienza nel settore. Un tale obiettivo non può che raggiungersi con procedure scientifiche e costanti monitoraggi fino alla definitiva risoluzione del problema e alla completa soddisfazione del cliente.

          A cosa ci si riferisce quando si parla di umidità di risalita

          Se ci sono zone della casa umide negli angoli, sulle pareti e sul pavimento, molto probabilmente è dovuto all’umidità di risalita. L’umidità del terreno a contatto con l’edificio risale dal piano interrato o dal piano terra, fino ai primi piani. Questo fenomeno è dovuto alla capillarità dei materiali edili che consentono il fluire di umidità e di conseguenza di sali presenti nel terreno e nella muratura i quali si depositano in superficie e causano efflorescenze. L’intonaco prima si gonfia, poi con il tempo si sbriciola. Se la superficie si solleva, di solito indica sempre pareti umide.

          L’impermeabilizzazione orizzontale o verticale viene inserita quando si costruisce una casa in modo che l’umidità non possa risalire le pareti, bloccando di fatto l’azione capillare dell’acqua. In una casa antica potrebbe non essere stata realizzata una barriera impermeabilizzante orizzontale, in una moderna potrebbe avere dei problemi oppure essere logora. In questi casi, l’umidità crescente delle pareti può diffondersi senza ostacoli a seconda del materiale di cui queste sono costituite.

          Oltre ad effetti naturali, potrebbero esserci anche motivi legati a una errata gestione dell’umidità dovuta a scorretta ventilazione degli ambienti e alla conseguente condensa sulle superfici, oppure a un uso costante di umidificatori sempre attivi.

          Punti in cui si localizza

          Di solito, a seguito dell’effetto di risalita, l’umidità si manifesta sul muro interno a partire dal piano interrato fino al primo piano o direttamente al piano terra se la casa poggia sul terreno. Ovviamente potrebbe manifestarsi anche su muri perimetrali esterni o interni che sono a contatto con terrazzi o grondaie di scolo. Non di rado le giunzioni possono essere state erroneamente montate al contrario oppure presentare delle crepe dovute a ruggine per quelle ferrose e a degrado per quelle plastiche lasciando scorrere umidità lungo i muri che per via capillare affiora all’interno dell’abitazione. Non da ultimo qualora l’umidità affiori a piani superiori può essere dovuta anche a rotture idrauliche o ad altri tipi di infiltrazioni.

          Ogni tipo di muratura assorbe più o meno umidità. I muri in cemento armato per la loro consistenza più densa limitano la risalita a 20 /40 centimetri, altri tipi di muri in pietra o mattoni pieni consentono all’umidità di raggiungere altezze differenti a seconda del tipo di pietra o delle caratteristiche del mattone.

          Quali sono i segnali per riconoscere l’umidità di risalita

          Senza un trattamento specifico, la presenza di umidità nel muro danneggia l’appartamento. Tuttavia riconoscere l’umidità di risalita a partire dai suoi segni evidenti è necessario per prevenire in tempo successivi danni.

          Qualora sulle pareti fosse posata della carta da parati si noterebbe uno scolorimento a chiazze. Sugli intonaci sono frequenti bolle, al di sotto delle quali si annidano muffe, formazione di sale e crepe nei muri. Per quanto riguarda gli ambienti l’aria ha il tipico odore di muffa.

          Se non si ha un occhio esperto conviene sempre rivolgersi ad esperti che sono in grado di distinguerla da altri tipi di umidità. Per il risanamento affidatevi ad una consulenza esperta.

          Danni strutturali causati dall’umidità di risalita

          Se c’è umidità nelle pareti, questa può rovinare in modo irreversibile la struttura dell’edificio. Infatti, l’umidità impoverisce la composizione dei materiali presenti nelle pareti causando la fuoriuscita dei sali che vengono letteralmente lavati via e cristallizzati sul muro. Se poi l’acqua viene assorbita da travi o controsoffittature in legno, diventa un terreno fertile per il proliferare del fungo del legno, un fungo che con il passare del tempo distrugge il supporto su cui prolifera.

          Gli inizi di questi processi possono essere notati a occhio nudo anche se la successiva decomposizione richiede tempi maggiori. Tutti i materiali di costruzione sono a rischio: l’intonaco e i mattoni si sbriciolano, il cemento si sfalda. Le crepe, poi, che si sviluppano nella muratura se non vengono trattate in tempo sono soggette all’alterazione degli agenti atmosferici e con la penetrazione dell’acqua, c’è il rischio che il gelo le spacchi ancora di più facendo cedere il muro. Nel peggiore dei casi è a rischio la stabilità di un edificio.

          Umidità di risalita cause

          Alla base dell’umidità di risalita vi è sempre un contatto dell’edificio con il terreno non ben coibentato che consente il passaggio dell’acqua dalle falde acquifere sottostanti all’edificio o semplicemente un passaggio dallo scarso drenaggio dell’acqua piovana, bloccata nel sottosuolo, all’edificio stesso. Il materiale non idoneo all’isolamento della fondazione trattiene l’umidità e non la fa defluire. Se ci si trova in pieno centro urbano non si può escludere che il fenomeno sia connesso alle perdite nel sistema fognario urbano.

          La composizione dei Sali che affiorano sulla superficie delle pareti

          I sali che affiorano sulla superfice della parete sono principalmente solfati, cloruri e nitrati, spesso in composizioni complesse. Si dice esposizione igroscopica all’umidità quando grandi quantità di questi sali provenienti dal sottosuolo sono arricchiti da quelli presenti nella muratura o sulla sua superficie.

          Questi sali peggiorano l’igroscopicità dei materiali da costruzione, attraendo ulteriore umidità anche dall’ambiente circostante attraverso la condensa. La muratura, carica di sale, continua ad assorbire l’umidità presente nell’aria e la fa salire ulteriormente verso l’alto peggiorando anche la dispersione termica dell’edificio. In breve i carichi igroscopici di umidità sono causati da umidità di risalita capillare dal suolo e finiscono per alterare le condizioni ambientali. Infine, stabilire il contenuto di umidità igroscopica e quello di umidità da condensa può essere effettuato solo mediante apposita analisi tecnica che consente anche di poter pianificare le corrispondenti fasi di riparazione.

          È difficile diagnosticare il danno igroscopico dell’umidità mediante una semplice ispezione oculare. Una caratteristica della presenza di un tale evento è sicuramente l’efflorescenza di sale sulla superficie della parete che si cristallizza aumentando di volume e rovinando l’intonaco che cede sgretolandosi.

          Soluzioni che non risolvono il problema

          Non tutti gli interventi che potrebbero proporre a chi cerca una soluzione risolvono il problema. Alcuni a fronte di un iniziale tamponamento si rivelano più dannosi del problema stesso.

          Vediamo cinque interventi sconsigliati, pertanto da evitare.

          L’intonaco deumidificante

          È la soluzione offerta da muratori e piccole aziende che solitamente non riescono a garantire interventi più efficaci e impegnativi. Dopo un anno o due dall’applicazione l’umidità e la conseguente muffa riaffiorano in superfice. Quasi tutti questi intonaci hanno poca efficacia nell’asciugare il muro, molto spesso lo isolano non lasciandolo traspirare e caricandolo di ulteriore umidità.

          Le pareti in cartongesso

          Si tratta di una soluzione economica ed efficace per risolvere il problema della muffa, ma parliamo pur sempre di un metodo che non la elimina, ma la copre. Inoltre, il cartongesso non potrebbe eliminare l’odore della muffa e il dilagare dell’umidità che passerebbe dapprima all’intercapedine e poi si infiltrerebbe comunque nel cartongesso. Purtroppo questo metodo è inefficace anche dal punto di vista della riduzione volumetrica dell’ambiente. Prima di attuarlo bisogna considerare bene la disposizione dei mobili che qualora fossero ad incastro non riuscirebbero a tornare al loro posto dopo l’applicazione.

          I Pannelli

          I pannelli per l’umidità di risalita esterni, come le pareti in cartongesso interne, producono gli stessi risultati deludenti. Purtroppo da questi metodi non si ottiene nulla. Si tratta sempre di lastre in cartongesso o polistirolo abbinate ad altri materiali, resistenti all’umidità, poco traspiranti e consigliati per realizzare cappotti, ma inefficaci per l’umidità.

          Le Guaine

          Qualsiasi tipo di guaina, sia essa liquida, di naylon o bituminosa non risolve il problema. Alcune sono troppo sottili e potrebbero non essere sufficienti a risolvere il problema, altre contengono sostanze chimiche che andrebbero evitate il più possibile perché causa di allergie o ipersensibilità cutanea rischiose per i bambini… alla fine il risultato è l’aumento dei costi e l’applicazione di rimedi inefficaci. Inoltre con le guaine liquide il problema non viene risolto del tutto, perché con il tempo l’umidità tende a tornare.

          Il Vespaio sotto il pavimento

          Il vespaio potrebbe essere una buona soluzione. Creando una camera d’aria sotto il pavimento che eliminerebbe il diffondersi della muffa dal terreno all’abitazione se non fosse che in alcuni punti la casa resterebbe comunque esposta all’umidita e precisamente in corrispondenza delle calate in calcestruzzo che affondano inevitabilmente nel terreno e come una cannula aspirano e portano umidità alle pareti. In questo caso l’umidità di risalita nei muri portanti non si fermerebbe rendendo inutile la posa del vespaio, senza togliere che il materiale plastico di cui è composto impedisce la naturale traspirazione del pavimento.

          Tra le soluzioni efficaci solo alcune sono davvero attuabili vediamo il perché…

          Quelli analizzati finora sono interventi classici, economici e non sempre duraturi nel tempo. Tra le soluzioni efficaci che durano anche del tempo possiamo di sicuro annoverare il taglio nel muro.

          Taglio meccanico dei muri perimetrali

          Sarebbe la soluzione perfetta perché effettuando il taglio è possibile inserire dei fogli impermeabilizzanti in grado di bloccare l’umidità di risalita. Questa è stata una soluzione utilizzatissima in passato perché i suoi risultati erano evidenti e duravano nel tempo. L’unico problema è che oggi si tratta di una pratica illegale e in ogni modo dannosa per l’edificio. In un paese a forse rischio sismico e idrogeologico, il taglio meccanico dei muri perimetrali accrescerebbe l’instabilità della casa e quindi il conseguente pericolo di crollo. Alcune ditte offrono un servizio di taglio del muro antisismico, ma trattandosi dell’incolumità di chi ci abita sarebbe bene non rischiare.

          Barriera chimica

          Altra tecnica molto invasiva è l’applicazione di una barriera chimica, all’interno del muro che pertanto deve essere forato a distanza ravvicinata e continua. Il prodotto chimico iniettato nelle pareti si assorbe facilmente, ma crea una reazione inversa nel pavimento che tende ad assorbire più umidità.

          Dispositivi meccanici contro la risalita

          In circolazione è presente un’ampia offerta di tali macchine, che promettono il risanamento umidità, ma nello specifico bloccano solo la risalita senza intervenire sulle concause che la hanno determinata. Quelli più reclamizzati dispongono di un inverter che funziona per elettrosmosi. Purtroppo anche il costo di tali apparecchiature è molto alto e fare una prova per vedere come va, forse diventerebbe davvero troppo oneroso.

          Il dispositivo Biodry Technology

          Biodry, azienda leader mondiale in questo settore e presente in 26 paesi, ha studiato un’efficace soluzione per eliminare in maniera definitiva i problemi di umidità dai muri.

          Un professionista Biodry effettua un sopralluogo gratuito presso l’immobile da risanare. In tal modo accerta che si tratti di umidità di risalita e che l’intervento da effettuare garantisca il completo asciugamento del muro. Successivamente vengono effettuate delle misurazioni più accurate mirate a rilevare in percentuale ogni tipo di umidità presente nell’intonaco e il potenziale elettrico del muro. Dopo l’istallazione del dispositivo ogni sei mesi vengono eseguite costantemente misurazioni per rilevare il corretto prosciugamento del muro. In questo modo il cliente viene seguito fino a completa soddisfazione e alla completa risoluzione di umidità di risalita capillare.

          Il dispositivo Biodry Technology offre un risanamento umidità capillare totale, invertendo la circolazione delle molecole d’acqua presenti nel muro ed eliminando in maniera definitiva le infiltrazioni presenti nel terreno sottostante.
          Il sistema Biodry Technology è l’unica soluzione in grado di fermare la circolazione di risalita capillare dell’umidità che si forma a partire dal contatto delle pareti con il pavimento, lavorando su un principio fisico del tutto naturale che inverte il flusso di umidità e riesce ad eliminare tutti i problemi da umidità di risalita capillare. Il dispositivo montato da tecnici altamente qualificati è così potente da contrastare la forza di gravità fino a raggiungere altezze di 2 metri. In tal modo è davvero possibile dire addio alla muffa, all’aria impregnata di cattivi odori e allo sgretolamento dell’intonaco dovuto all’efflorescenza. Grazie al particolare sistema Biodry Technology, l’acqua contenuta nel suolo non viene spinta verso l’alto attraverso i muri ma rimane imprigionata nel terreno.

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            Il problema dell’umidità da risalita

            Il problema dell’umidità da risalita è molto diffuso e interessa immobili non soltanto datati ma anche di recente costruzione o ristrutturazione. L’umidità di risalita spesso viene contrastata con rimedi fai da te che dopo poco si rivelano fallimentari e che il più delle volte non fanno altro che peggiorare la situazione. Prima di comprendere come bloccare definitivamente l’umidità da risalita occorre comprendere a fondo le ragioni che scatenano il ricorrente fenomeno. Solo in questa maniera sarà possibile intervenire in maniera mirata e risanare le pareti e il pavimento del proprio immobile.

            Umidità da risalita muri e pavimento

            Cos’è l’umidità di risalita? Questa è una domanda che molti si pongono e sulla quale bisogna fare chiarezza, visto che molto spesso questa condizione viene confusa con altre situazioni legate all’umidità.

            Il problema della risalita, tecnicamente noto anche come umidità ascendente, si verifica ogni volta che i muri e i pavimenti di un immobile entrano a contatto costante con l’acqua presente nel sottosuolo. In queste situazioni le molecole dell’acqua percorrono, quindi risalgono, lungo le pareti e si fanno strada anche fra le fughe dei pavimenti, generando di conseguenza eccessiva umidità nell’ambiente, macchie e cattivi odori.

            L’umidità nei muri non può essere trascurata, perché con il passare del tempo porterà alla formazione di muffe, condense e quindi al degrado dell’immobile. L’intonaco tenderà a deteriorarsi irrimediabilmente a causa del salnitro e la struttura ferrosa viene progressivamente intaccata. Fondamentale è intervenire quanto prima con soluzioni che siano davvero efficaci nel breve e nel lungo termine, quindi in grado porre fine all’effetto spugna sulla pareti.

            Quando il livello di umidità è eccessivo l’aria non è salubre e ciò compromette seriamente la salute di chi abita nell’ambiente. Troppa umidità influenza negativamente anche il comfort e l’efficienza energetica dell’immobile. Sarà quindi necessario affrontare maggiori costi per potenziare il riscaldamento e rendere la casa calda durante la stagione invernale. A tutto questo si aggiungono anche gli sgradevoli odori.

            Umidità di risalita: perché si forma?

            Erroneamente si è portati a pensare che l’umidità ascendente sia un problema che riguarda solo le abitazioni di vecchia data oppure gli immobili storici e che non vengono ristrutturati da anni. In realtà l’umidità di risalita molto spesso colpisce case moderne e di nuova costruzione.

            Le ragioni sono molto semplici. L’umidità di risalita si verifica il più delle volte in quelle case che non sono rialzate o scarsamente ventilate dal piano terra. Esistono anche tanti immobili privi di scannafosso in cui l’umidità di risalita agisce con maggiore intensità. La mancata o inadeguata impermeabilizzazione è un’altra causa assai ricorrente che porta all’umidità ascendente sui muri.

            Insomma, le abitazioni non ventilate a sufficienza, in cui il solaio poggia direttamente nel sottosuolo o con un livello di isolamento non conforme, nuove o da ristrutturare, possono presentare problemi di umidità da risalita più o meno importanti che vanno risolti il prima possibile.

            Umidità di risalita: quali i sono i segnali?

            Verificare l’umidità da risalita con l’aiuto di un esperto e strumentazioni adeguate è sicuramente il miglior sistema per non avere dubbi e trovare di conseguenza il rimedio più adatto al fine di eliminare il problema.

            Tuttavia anche in maniera autonoma e pur senza molta esperienza in fatto di umidità ascendente sarà possibile cogliere dei segnali inequivocabili per capire quando un immobile presenta eccessiva umidità all’interno dei muri.

            La prima cosa da fare è quella di guardare attentamente la zona perimetrale delle stanza e le fughe dei pavimenti. Quando l’immobile è attaccato dall’umidità di risalita sarà facile constatare delle chiazze sui muri dai bordi regolari e che possono avere un’altezza di qualche centimetro, ma nei casi più gravi possono oltrepassa i 2 metri. La muratura, così come il pavimento e in particolare le fughe, appaiono deteriorarsi e ricoperti da uno strato di sali minerali.

            I materiali edili usati in fase di costruzione possono avere un grado di porosità differente e questo influisce sull’entità dell’umidità da risalita. In genere i muri in tufo o pietra sono quelli più colpiti perché maggiormente porosi. Il fenomeno non risparmia nemmeno i muri di cemento armato che nella maggior parte dei casi si presentano con chiazze ampie e anche di 30 centimetri in altezza.

            Persino i mattoni pieni vengono intaccati dal processo di capillarità dell’acqua. In genere i mattoni pieni datati, cotti in fornace con sistemi e tempi differenti, hanno un grado di porosità non omogeneo e ciò spiega la comparsa di chiazze discontinue. Invece, i mattoni pieni di nuova fabbricazione, cotti all’interno di forni ad alta tecnologia, assorbono l’umidità tutti allo stesso modo.

            Quanto ai pavimenti, questi vengono attraversati da linee di sale, molto spesso perché la posa in opera è avvenuta senza una corretta predisposizione del massetto sottostante e dell’impermeabilizzazione.

            Alla luce di tutto questo è possibile affermare che l’umidità di risalita è influenzata dalla quantità di acqua presente nel sottosuolo dell’immobile, dal livello di porosità dei materiali edili e anche dall’età delle murature.

            Occorre anche precisare che l’umidità di risalita potrebbe dipendere dall’acqua che si forma in seguito a problemi di natura idraulica, come quando si verifica la rottura dei tubi. Altre volte potrebbe anche essere causata da infiltrazioni che provengono dall’abitazione limitrofa.

            In tutti i casi l’umidità di risalita non deve essere trascurata. Il problema non si risolve da solo e i muri non asciugheranno con l’arrivo della bella stagione. Bisogna pertanto intervenire quanto prima per evitare che la situazione sfugga di mano.

            Un immobile con problemi di umidità da risalita non è solo poco confortevole, freddo e maleodorante, ma anche poco efficiente dal punto di vista energetico. La dispersione termica, accompagnata dall’aria poco salubre, renderanno gli spazi invivibili.

            Umidità da risalita e la formazione del salnitro

            Il vero e grave problema dell’umidità da risalita è la formazione del salnitro sui muri e pavimenti. Questo processo è molto semplice da spiegare e determina delle conseguenze che deturpano seriamente la costruzione, oltre che deleterie per la salute.

            L’acqua che risale lungo le pareti e attraversa i pavimenti è salina e una volta evaporata porta alla cristallizzazione. A questo punto il sale emerso in superficie aumenta in modo considerevole il suo volume, fino a 12 volte, causando in questo modo lo sgretolamento dell’intonaco che cade rovinosamente sul pavimento.

            L’acqua cristallizzata non è composta solo da nitrati, solfati, cloruri e altri minerali contenuti nel terreno. La cristallizzazione ingloba anche i residui dei materiali edili, quali ad esempio calcestruzzo e laterizi, i cui vapori, potenzialmente dannosi per la salute, vengono inalati da chi abita nell’ambiente. Questa umidità, che nel linguaggio tecnico viene definita come igroscopica, inzuppa le pareti e determina chiazze che salgono dal pavimento verso l’alto, condense e muffe.

            In buona sostanza l‘umidità da risalita non è solo un evento che influisce sull’estetica dell’immobile ma una vera a propria piaga che determina condizioni insalubri. All’interno delle stanze si crea il terreno fertile per il proliferare di muffa, le cui spore nocive determinano anche problemi respiratori e impregnano mobili e tessuti.

            Umidità di risalita e sprechi energetici

            Altra conseguenza determinata dall’umidità di risalita è la dispersione termica che porta ad affrontare ingenti costi energetici. L’elevata presenza di umidità costringe infatti ad impiegare maggiore energia per avere tepore in casa. In altre parole l’acqua che risale lungo i muri non fa altro che accrescere la conduttività termica e ciò incide negativamente sull’isolamento dell’immobile.

            Quando in pieno inverno si entra in una casa colpita dall’umidità di risalita, anche con il riscaldamento acceso al massimo, è normale avvertire un senso di freddo e cattivi odori. Gli ambienti, pertanto, si rivelano non confortevoli e inospitali.

            Umidità da risalita rimedi: quali sono?

            Esistono delle soluzioni efficaci che possano rendere l’umidità di risalita solo un lontano ricordo? In realtà nel corso del tempo sono stati sviluppate delle tecniche, ancora oggi molto diffuse, che promettono di risolvere l’umidità da risalita definitivamente, ma che nei fatti non riescono a bloccare il problema a monte.

            Molti dei rimedi, anche fai da te, non sono poi così economici e si rivelano anche piuttosto invasivi. Dopo poco tempo dall’intervento l’umidità ascendente ritorna spesso in maniera più aggressiva. A quel punto è normale sentirsi scoraggiati e delusi per il denaro e tempo sprecati.

            Umidità di risalita soluzioni fai da te: intonaco deumidificante

            Molti ritengono di poter arrestare l’umidità da risalita applicando sulle pareti uno strato di intonaco deumidificante. La soluzione nella quasi totalità dei casi si rivela fallimentare e la ragione è facile da intuire: l’intonaco deumidificante non è in grado di assorbire l’acqua dai muri e arrestare la risalita delle molecole di acqua.

            Controparete e pannelli contro l’umidità di risalita

            Altre soluzioni assai diffuse per tentare di bloccare l’umidità di risalita sono le contropareti in cartongesso, in laterizio o i pannelli. Anche in questo caso il problema della capillarità non viene risolto e anzi potrebbe peggiorare. Bisogna infatti considerare che la realizzazione di una controparete, così come la posa in opera di un pannello, non fa altro che creare un’intercapedine soffocante la cui funzione sarà solo quella di nascondere alla vista le macchie di umidità. All’interno dell’intercapedine diventerà anche la sede di muffe e cattivi odori, intanto che l’umidità ascendente continuerà ad agira rovinando il muro e l’intonaco.

            Umidità di risalita come risolvere una volta per sempre

            L’umidità di risalita può essere risolta in modo risolutivo soltanto attraverso un sistema in grado di arrestare alla fonte la risalita dell’acqua, permettendo così di asciugare i muri. In altre parole serve un dispositivo che mantenga l’acqua sempre nel sottosuolo in modo che le molecole non possano più attraversare pareti e pavimenti.

            La soluzione porta il nome di Biodry, un apparecchio capace di invertire la direzione delle molecole e di porre fine al fenomeno della capillarità di risalita. La deumidificazione in questo caso avviene in modo naturale, senza interventi invasivi e opere murarie dispendiose.

            Biodry, già diffuso in 26 paesi, è completamente sicuro e non richiede l’uso di prodotti chimici. Il funzionamento si limita solo a direzionare le molecole d’acqua nel sottosuolo, in modo che non possano più bagnare il muro e i pavimenti. Come è facile intuire Biodry contrasta l’umidità ascendente direttamente alla fonte, quindi non la copre come avviene con l’intonaco deumidificante, la controparete o il pannello.

            Altro punto di forza di Biodry è la veloce installazione che richiede al massimo 8 ore. L’apparecchio è molto compatto, quindi non ingombra e non limita gli spazi anche all’interno delle case più piccole. Una volta in funzione inizierà a dare i suoi effetti asciugando l’umidità dall’ambiente e permettendo così di risanare le pareti.

            I vantaggi che derivano dall’installazione di Biodry si estendono anche al maggior risparmio energetico. Del resto un ambiente libero dall’umidità eccessiva sarà anche meno soggetto a dispersione termica e non costringerà più a sprechi sui consumi.

            Eliminare umidità di risalita dai muri e pareti

            Biodry, diversamente dagli altri rimedi che vengono consigliati per combattere l’umidità di risalita, permette di riportare le pareti al loro originario volume, liberandole da umidità, muffe e cattivi odori.

            Quando installato, a cura di un tecnico qualificato, il dispositivo inizia a rilevare il segnale e ciò avvia la fase della risonanza, quindi entra in frequenza. A questo punto investirà il segnale captato e lo riflette al contrario, dando così inizio alla seconda controfase.

            Come noto, due forze contrapposte ma con la medesima intensità si annullano e questo principio è ciò che permette all’acqua di svanire, quindi di fare in modo che rimanga nel sottosuolo. A questo punto i muri iniziano ad asciugare e quanto completamente liberati dall’umidità si possono risanare, ovvero tinteggiare e decorare secondo i propri gusti ed esigenze stilistiche. L’umidità presente nell’ambiente inizia a stabilizzarsi e l’aria diventa anche salubre, senza cattivi odori e vapori dannosi per la salute.

            Biodry è già stato installato in tantissimi immobili e risolto i problemi di risalita capillare più gravi e invasivi. Si precisa che il dispositivo è anche coperto da garanzia. Questo vuol dire che quando non si ottengono i risultati sperati, evento alquanto improbabile, l’azienda si impegna a rimborsare l’acquirente. Non resta, dunque, che intervenire sul proprio immobile con una soluzione realmente efficace e del tutto sicura.

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              10 anni Biodry – l’evento!

              Si sono conclusi quattro giorni entusiasmanti per Biodry, sono stati giorni all’insegna di formazione, condivisione e dell’unificazione del gruppo!

              Sono state alternate attività di guida alla vendita, di formazione tecnica, momenti di gioco, di intrattenimento e di condivisione.

              L’evento si è svolto presso il Borgo San Cristoforo 1472, location dalle molteplici prestazioni e sorprese, dal 9 al 12 Gennaio 2020 e durante la giornata del sabato sono stati nostri ospiti clienti, fornitori, collaboratori e ambasciatori Biodry che hanno spontaneamente portato la loro testimonianza della collaborazione con l’azienda.

              In questi dieci anni si è cresciuti molto ed ora si è davvero pronti all’intera evoluzione aziendale, tutta in vista dell’innovazione tecnologica per poter dare sempre il miglior servizio ai nostri clienti.

              BIODRY SOSTIENE ADTEAM

               

              Nella stagione 2019 Biodry sostiene ADTeam nel campionato GTLight per la Formula X Italian Series, il trofeo automobilistico Italiano con il maggior numero di partecipanti. Tanto spettacolo per i fans, comunicazione innovativa e enorme seguito sui social sono le caratteristiche di tutte le nostre categorie!

              Con seminari formativi sul problema dell’umidità di risalita capillare e tanta passione e dedizione per il mondo automobilistico i nostri piloti garantiscono tanti week end ricchi di intrattenimento e conoscenza!
              Non perdere la possibilità di partecipare al campionato ADTeam con il simulatore di guida presente presso la nostra hospitality.

              SEGNA LE PROSSIME DATE E NON MANCARE!

              Biodry e ADTeam vi aspettano insieme ai sostenitori Rail&Motor e Biomedic!

               

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              REC MAGAZINE RACCONTA BIODRY

              Continua nel 2019 la collaborazione di Biodry con recuperoeconservazione_magazine, la rivista digitale periodica dedicata al mondo del restauro architettonico.

              Dedicata a tutti gli attori che operano nel settore del patrimonio costruito italiano, dai beni monumentali all’edificato più recente, rec_magazine si rivolge a professionisti, ingegneri ed architetti, che operano anche nella pubblica amministrazione, ad artigiani, imprese e aziende che svolgono attività quotidiana nel settore del restauro e della sua filiera produttiva. Sulle pagine di rec_magazine, Biodry ha l‘opportunità di testimoniare l’efficacia del suo sistema contro l’umidità di risalita con articoli illustrativi di casi studio selezionati tra le tante applicazioni del sistema.

              LEGGI GLI ARTICOLI BIODRY

              Chiesa S.Maria – Sovana

              La parrocchia ha deciso di porre fine al problema di umidità di risalita capillare con la tecnologia Biodry.

              Chiesa S. Maria – Sovana

              In data 6 Maggio sarà possibile assistere alla dimostrazione della discesa di umidità presso la Parrocchia nella Maremma Toscana, verranno effettuate le misurazioni per il terzo controllo e si potrà definire la funzionalità del sistema.

              6 MAGGIO 2019
              CONTROLLO DELLA

              DISCESA DI UMIDITÀ
              ORE 14.00
              DIMOSTRAZIONE
              APERTA AL PUBBLICO

              La procedura di installazione del dispositivo Biodry viene strutturata al fine di prendersi cura dell’immobile da prosciugare per garantire il raggiungimento del nostro scopo: immobile senza umidità e cliente soddisfatto, libero di poter stare in un ambiente sano. La società nasce nel 2009 con l’obiettivo di fornire al mondo dell’edilizia una soluzione definitiva ma assolutamente ecologica e biocompatibile al problema dell’umidità dei muri, non solo per una questione estetica e pratica, ma soprattutto per una questione di salute. Biodry è un dispositivo di piccole dimensioni che, applicato sulle superfici, consente di invertire il flusso delle molecole eliminando definitivamente il problema dell’umidità capillare di risalita.
              Come agisce Biodry sull’umidità capillare: Biodry inverte il segnale captato e lo riflette uguale e contrario. Le due forze, di pari intensità, ma contrapposte, si annullano. L’interferenza che causa la risalita dell’acqua svanisce.
              Eliminazione definitiva dell’umidità capillare dai muri: Fermata la risalita, l’acqua ancora presente nel muro scende per gravità asciugandosi definitivamente. Concluso questo processo si può ripristinare l’intonaco.